1 giorno a Venezia
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Itinerario di 1 giorno a Venezia

Indice

Diverse volte mi sono imbattuta in persone che mi dicevano che avrebbero trascorso 1 solo giorno a Venezia e, sapendo del mio folle amore per questa città, mi chiedevano che itinerario fare e cosa vedere assolutamente.

Premetto che, pur essendo Venezia a misura d’uomo, è impossibile vederla a fondo in un solo giorno e per questo il mio consiglio è quello di fermarsi quanto più possibile, fosse anche per una sola notte. Detto questo, ci possono essere mille ragioni per avere poco tempo a disposizione, per cui mi sono messa all’opera per pensare ad un itinerario che fosse di poche ore e che racchiudesse sia le cose irrinunciabili per chi arriva a Venezia, soprattutto per chi la vede per la prima volta (ma certe cose non stancano mai la vista e Rialto e San Marco sono tra queste), sia qualche angolo meno turistico, che è poi il meglio che Venezia offre.

Qui sotto trovate una mappa che riassume tutto l’itinerario, con evidenziati i punti di interesse principali, mentre più avanti vi spiego tutto in dettaglio.

Che dire quindi, mettete la sveglia molto presto, armatevi di scarpe comode e godetevi lo spettacolo di Venezia <3

itinerario di un giorno a venezia

Dalla Stazione di Santa Lucia a Cannaregio

L’itinerario parte dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia, perché quasi sicuramente è lì che arriverete, a meno che non stiate viaggiando in aereo. Tra l’altro, tranne se non siete miliardari e non avete una barca con cui attraccare nei pressi di San Marco (sogniamo insieme, và xD), è sicuramente il modo migliore per avere un primo impatto con Venezia.

In quale altra città uscite dalla stazione per ritrovarvi sull’acqua? Addirittura sul Canal Grande, con la Chiesa di San Simeon Piccolo che vi dà il benvenuto con la sua cupola verde antica di 3 secoli, ed il Ponte degli Scalzi sulla sinistra, uno dei 4 ponti che collegano le rive del Canal Grande.

Ripreso il fiato dopo l’emozione iniziale e scese le scale, davanti a voi troverete le fermate del vaporetto; un biglietto giornaliero costa 20 euro, ma se volete seguire il mio itinerario, andate verso sinistra e imboccate la stradina piena di alberghi e ristoranti, lasciandovi il ponte sulla vostra destra.

piazzale della stazione di venezia santa lucia

Il Ghetto Ebraico

Una volta superato il bellissimo Ponte delle Guglie, girate a sinistra lungo la Fondamenta di Cannaregio e quando vedrete il ristorante Gam Gam, imboccate il sottoportego che si apre sulla vostra destra. Il ristorante ve lo consiglio assolutamente quando tornerete una prossima volta, è un ristorante ebraico che propone piatti kosher ottimi! Poco più avanti vedrete strani dolci in vetrina, perché, ebbene sì, siete entrati in quello che è il ghetto ebraico.

Seguendo la strada, arriverete nel Campo del Ghetto Nuovo, che ospita anche il Museo Ebraico di Venezia; io l’ho visitato da pochissimo e non avevo idea di quello che mi ero persa! Ora non ne avrete il tempo, ma vi do una chicca: ci sono diverse sinagoghe in questa zona, tutte ricavate all’interno di palazzi pre-esistenti, per cui possono sfuggire. Le si può notare dalla disposizione delle finestre; se ci sono 5 grandi finestre allineate (come i libri della Torah) senza altre abitazioni sopra (non ci può essere niente al di sopra di una sinagoga), allora lì c’è una sinagoga. Solo una è molto nascosta, non a caso si chiama Sinagoga Canton, perché situata nell’angolo del Campo (canton in veneto significa appunto, angolo).

Più avanti notate anche le case, le finestre; vedrete che saranno molto ravvicinate tra di loro, e potrete avere un’idea delle condizioni di affollamento in cui erano costretti a vivere i numerosi ebrei in questo piccolo quartiere.

Un’ultima curiosità… la parola ghetto è nata proprio qui. In questa zona, infatti, c’erano un tempo le fonderie di Venezia, trasferite poi a Murano per il rischio troppo elevato di incendi. Ed indovinate un po’ come si dice fonderia in veneziano? Gèto, che letto alla tedesca è proprio ghetto!

Il sestiere di Castello, tra Chiese e librerie

Una volta girato un po’ per il ghetto, tornate nel Campo e prendete il Ponte del Ghetto Vecchio. Vi ritroverete lungo Fondamenta degli Ormesini. Questa è una zona che non potete perdere, una delle poche autentiche rimaste. Lungo tutta la Fondamenta (così si chiamano a Venezia le strade che costeggiano un canale) ci sono piccoli bacari che offrono spritz e cicchetti; se venite nel tardo pomeriggio troverete tantissimi ragazzi intenti a godersi il loro aperitivo, mentre ora potrete approfittare di una tranquilla e caratteristica passeggiata.

Percorrete tutta la Fondamenta e alla fine sulla vostra sinistra vedrete una bellissima costruzione, che sembra una Chiesa, ma che in realtà è una Scuola, la Scuola Grande della Misericordia, fondata dalla confraternita dell’Arte dei Tessitori della Seta. Ci sono tantissime Scuole a Venezia, che erano luogo di ritrovo per comunità di stranieri, corporazioni di arti e mestieri o congregazioni parrocchiali. Uno dei divertimenti è quello di scovarle mentre bighellonate per Venezia.

Oltrepassate, quindi, il ponte, seguite di nuovo la Fondamenta e vi ritroverete sulla Strada Nuova, che direi di percorrere molto velocemente, tranne per una sosta al Forcolaio Matto, uno dei maestri remèr di cui vi ho parlato nell’articolo sui mestieri artigiani a Venezia. Alla fine della strada si aprirà Campo Santi Apostoli. Qui vi suggerisco di imboccare la strada alle spalle dell’Osteria dal Riccio Peoco per raggiungere la Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, a mio parere una delle più belle di Venezia.

Da qui potete raggiungere facilmente il Campo dei Santi Giovanni e Paolo, con l’omonima Basilica e la Scuola Grande di San Rocco, sede dell’ospedale della città, due splendidi esempi di architettura. Se avete bisogno di una pausa, nel Campo c’è anche uno dei caffè storici di Venezia, Rosa Salva… non potete sapere la bontà delle loro frittelle di Carnevale!

Bene, una volta rifocillati, proseguite un po’ più avanti e girate a destra. Superata Calle Tetta (iniziate ad avere confidenza con i nomi delle strade di Venezia, sono emblematici!) arriverete ad una bizzarra libreria, la libreria Acqua Alta. Qui troverete pile e pile di libri, libri rari, fumetti, cataloghi, di tutto e di più, oltre a qualche gatto che dorme placidamente su qualche pila di libri. Tutto questo all’interno di gondole, vasche da bagno, bidet, così da prevenire il problema dell’acqua alta…ingegnoso no? xD

Il Ponte di Rialto e il mercato

E’ arrivato finalmente il momento. Usciti dalla libreria, proseguite lungo la strada da cui siete arrivati, arriverete in un campo, proseguite ancora dritto a una volta arrivati a Salizada San Lio, girate a destra. Seguite il flusso e troverete la statua di Goldoni che vi saluta. Questo è il Campo San Bartolomio e subito dietro c’è finalmente lui, il tanto sognato Ponte di Rialto.

Ma prima, vi direi di fare una capatina al Fondaco dei Tedeschi, un centro commerciale di lusso molto recente, nato dal recupero di quella che un tempo era la sede della comunità mercantile Tedesca. La struttura è tipica veneziana, con una serie di livelli che danno su un cortile interno, dov’è conservato l’antico pozzo. All’ultimo piano una bellissima terrazza affaccia proprio sul Ponte di Rialto e sul Canal Grande, con una vista che vi mozzerà il fiato. L’ingresso è libero, ma vi conviene prenotare in anticipo il vostro orario di visita, perché in alta stagione è molto probabile trovare la fila per entrare sul terrazzo.

Terrazza del Fondaco dei Tedeschi Venezia

Bene, adesso finalmente potete attraversare il Ponte di Rialto. Di sicuro vi fermerete per qualche minuto incantati dalla vista sul Canal Grande, con il suo via vai di barche e gondole. Scattate qualche foto e poi proseguite. Potete costeggiare il Canal Grande per arrivare al mercato di Rialto, aperto dal martedì al sabato dalle 7.30 alle 12 circa. Questo è un luogo imperdibile, soprattutto per la sezione del pesce (chiusa il dove troverete di tutto e di più.

Divertitevi un po’ a girare per i banchi, dopodiché immagino vi verrà un certo languorino. Quello che vi consiglio è di tornare in Campo San Bartolomio e subito alle spalle (chiedete a qualche veneziano per evitare di girare una vita invece di fare pochi metri) troverete un piccolo locale che propone, oltre al ristorante, degli ottimi e ricercati cicchetti a prezzi abbordabilissimi, che si chiama Bacarando in Corte dell’Orso.

cicchetti di bacarando in corte dell'orso

Dalla Scala del Bovolo a Piazza San Marco

Ora che avete qualche energia in più, rimettetevi in cammino, che la strada è ancora lunga, ma vi aspetta il meglio! Prima di dirigervi a San Marco, il mio suggerimento è quello di fare una piccola deviazione per scoprire un gioiello nascosto e ancora poco conosciuto.

Da Campo San Bartolomio lasciate Rialto sulla destra e proseguite sulla calle principale. Prestate attenzione quando sarete sul primo ponte che incontrate, il Ponte dell’Ovo, perché lì vedrete il Canal Grande sulla vostra destra, mentre se vi voltate verso sinistra ecco che spunta il campanile di San Marco; questo è l’unico ponte in tutta Venezia da cui è possibile vederlo.

Continuate ancora dritto e poi svoltate a sinistra. Vi troverete prima in un piccolo campo, Campo San Luca e poi, alle spalle dell’Intesa San Paolo, ci sarà Campo Manin, uno dei campi maggiori per estensione, con la statua di Daniele Manin, eroe cittadino nella rivoluzione del 1848-49. Prima di arrivare in questo campo potrete osservare le vetrine di diversi bei negozi, tra cui Barena, uno dei pochi negozi storici di abbigliamento rimasti a Venezia. Nelle sue vetrine troverete i famosi tabarri, i tradizionali mantelli veneziani.

Arrivati in campo, prendete la piccola calle che si apre sulla sinistra, prima del ponte. Qui potrete seguire le frecce che vi condurranno alla Scala Contarini del Bovolo. Superata una piccola calle molto stretta, spunterà all’improvviso una bellissima scala a chiocciola, sulla quale si nasconde una delle terrazze più alte di Venezia.

L’ingresso costa 7 euro e l’apertura è tutti i giorni dalle 10 alle 18. Ma anche qui, se volete concludere tutto l’itinerario, non avrete il tempo di salire fin sopra, per cui segnatelo sempre tra le cose da fare per la prossima volta.

Invece di tornare indietro, continuate lungo la strada da cui siete arrivati. Raggiungerete la bella Fondamenta Orseolo. Percorretela tutta e continuate ancora dritto finché, voltandovi a sinistra, eccola, finalmente lei, Piazza San Marco e dritto davanti a voi, sul lato opposto della Piazza, la Basilica.

Trattenetevi un po’ di tempo qui, gironzolate, avvicinatevi ad osservare i dettagli della Basilica, raggiungete il Ponte dei Sospiri, ammirate l’Isola di San Giorgio che si staglia di fronte a voi mentre i musicisti del caffè Florian suonano musiche rilassanti; insomma, godetevi lo spettacolo!

Il Ponte dell’Accademia e Dorsoduro

Riprendiamo il percorso da dove lo avevamo interrotto o, se preferite, tornate lì con una romantica e breve passeggiata che costeggia i giardini reali paralleli alla piazza. In entrambi i casi vi ritroverete su Calle Larga XXII Marzo, la calle più larga di Venezia sulla quale si affacciano le più note ed importanti boutique, imperdibile per gli amanti del lusso.

Seguendo la strada, troverete una serie di atelier e gallerie d’arte contemporanea, finché non arriverete in Campo Santo Stefano, un altro dei più ampi di Venezia. Appena arrivati in campo, dovete dirigervi alla vostra sinistra per giungere al Ponte dell’Accademia, il più meridionale dei 4 sul Canal Grande, attrazione imperdibile data la vista impareggiabile.

Ponte dell'Accademia Venezia

Fermatevi a contemplare un po’ il panorama e poi proseguite, andando verso le Gallerie dell’Accademia. Segnate sulla bucket list anche queste; è, infatti, qui che è conservato l’Uomo vitruviano di Leonardo (non sempre esposto per motivi di sicurezza), oltre ad opere di Canova e dipinti di Tintoretto, di Tiziano, del Tiepolo, di Bellini. Alcune tele potranno darvi un’idea di com’era Venezia ai tempi dei dogi.

Ma proseguiamo lungo l’itinerario sulle Fondamenta Nani. Qui, arrivati quasi alle Zattere, date un’occhiata alla riva di fronte per scoprire lo Squero di San Trovaso, di cui vi ho già parlato nell’articolo sui mestieri artigiani a Venezia. Se tutto è andato secondo i piani, sarete, poi, in tempo per assistere ad uno spettacolare tramonto sulla laguna, con il sole che si nasconde dietro l’Isola della Giudecca creando incredibili giochi di luce sull’acqua.

Rilassatevi un po’ e poi dirigetevi verso l’ultima tappa di questo itinerario, Campo Santa Margherita. La  zona è molto viva, essendo sede di diverse facoltà universitarie, per cui è piena di ragazzi che dal pomeriggio a notte fonda affollano le calli e soprattutto il campo.

Prima di incamminarvi verso la stazione, potete fermarvi per godervi un buon spritz (mi raccomando al Select!), per brindare alla giornata appena trascorsa, alla prossima visita magari vicina, e a lei, Venezia, la città che continuerà ad accogliervi regalandovi emozioni indescrivibili pur nella sua fragilità e che va per questo vissuta nel rispetto dei suoi cittadini, della sua storia e delle sue tradizioni.

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