
Cosa vedere a Parigi in 3 giorni
Hai prenotato una vacanza breve a Parigi e vuoi sapere cosa vedere in soli 3 giorni? Non l’hai mai visitata prima e non sai da dove partire? Vuoi degli itinerari che concilino i luoghi simbolo della città con angoli un po’ più nascosti? Allora sei nel posto giusto!
Prima di trovarmi io stessa nella condizione di dover racchiudere il meglio di Parigi in soli 3 giorni, ero convinta che fossero necessarie molte più notti per avere solo un’idea di quello che Parigi può offrire. Eppure, ho dovuto ricredermi.
Nonostante Parigi sia una città che non stanca mai, nella sua dinamicità, con scorci nuovi da scoprire ogni volta che ci si ritorna, 3 giorni bastano per iniziare a conoscerla e per innamorarsene follemente! Continua, allora, a leggere per scoprire cosa vedere a Parigi in 3 giorni.
Indice
- 1° giorno: Il Quartiere latino, l’Île de la Cité, il Marais e il Louvre
- 2° giorno: Montmartre, i Grand Bouleverd, il Palais Royle e i passages couvert
- 3° giorno: il Trocadéro, Orsay, i Jardin des Tuilerie e gli Champs-Elysèes
Cosa vedere a Parigi il primo giorno


Il Quartiere Latino di Parigi
Il giro di Parigi inizia in uno dei quartieri più vivaci della città, il Quartiere Latino, sede dell’Università parigina, la Sorbonne, così chiamato perché proprio gli studenti un tempo usavano il latino per parlare. Qui si respira ancora un’atmosfera autentica e le piccole e caratteristiche viuzze sono vive a qualsiasi ora.
Vi consiglio di iniziare il tour alla fermata della metro di Place Monge. L’omonima piazza, ogni mercoledì, venerdì e domenica mattina è animata da un piccolo mercato all’aperto, con circa una quarantina di commercianti che vendono prodotti freschissimi e di qualità. Iniziate qui a fare scorpacciata dei buonissimi formaggi francesi!
A pochissima distanza trovate la Grande Moschea di Parigi, un must see dell’architettura musulmana, costruita in stile moresco, con le tipiche maioliche colorate. Nello splendido giardino esterno sarete immersi in un’atmosfera da mille e una notte e all’improvviso non vi sembrerà nemmeno più di essere a Parigi. Fate una breve sosta dolce anche nella sala da thè e ristorante in stile marocchino, per assaggiare la tipica pasticceria orientale e ricordate, per una prossima volta, che qui potete provare anche l’hammam, il bagno turco.
Uscite dalla Moschea e tornate indietro, superate Place Monge per raggiungere Rue Mouffettard, una delle strade più antiche della città che si caratterizza per le numerose boulangeries, fromageries e pescherie che espongono le loro merci lungo la strada. Il Mouffettard termina in Place de la Contrescarpe, da poter tenere in considerazione per una cena essendo una zona particolarmente viva di sera.
Fate tappa, poi, al Panthèon e al suo Mausoleo, che ospita le spoglie di numerosi personaggi francesi illustri, ed incamminatevi lungo Rue de la Montagne Saint Genevieve. Imboccando questa strada giratevi alle vostre spalle…riconoscete lo splendido scorcio immortalato da Woody Allen in Midnight in Paris?
Ultima tappa (per ora) del Quartiere Latino è Shakespeare&Company, libreria storica fondata nel 1912 dalla statunitense Silvia Beach. Perdetevi tra i migliaia di volumi esposti, salite le strette scale, affacciatevi per ammirare Notre Dame, ed immaginate come poteva essere uno dei tanti incontri tra i numerosi intellettuali dell’epoca, da Joyce a Fitzgerald, da Hemingway a Ezra Pund.





Il cuore di Parigi: l’Île de la Cité e l’Île Saint-Louis
Una volta usciti dalla libreria, dirigetevi sul Ponte che collega il Quartiere Latino con il vero cuore di Parigi, l’Île de la Cité, l’isola lungo la Senna sulla quale fu fondata il primo insediamento di epoca medioevale.
Vi troverete proprio davanti alla Cattedrale di Notre Dame, di cui oggi, purtroppo, dopo l’incendio della scorsa estate, potrete ammirare solo da lontano la facciata esterna. Ma ne potrete approfittare, allora, per girovagare un po’ sull’isola, che ospita alcuni degli edifici più antichi e più importanti della città, dalla Saint Chapelle, una straordinaria opera di arte gotica, alla Conciergerie, una volta palazzo reale, poi trasformato in prigione, dove si trova la cella dove fu rinchiusa Maria Antonietta.


Arrivate a Place Dauphin, un angolo nascosto e molto tranquillo, dove potete sedervi per un caffè e guardare gli appassionati di bocce che troverete ad ogni angolo di verde in città. Potete spingervi fino alla Square du Vert-Galant, con il suo salice piangente che si affaccia sulla Senna, l’angolo preferito dai francesi per un romantico aperitivo estivo. Potete visitare il Mercato dei Fiori, dove verrete inondati da colori e dai profumi di ogni tipo di pianta, e dal cinguettio degli uccellini.
Affacciatevi dal Quai de la Corse per ammirare il maestoso Hotel de Ville, il Municipio di Parigi, e poi attraversate il Pont Saint-Louis per raggiungere l’Île Saint-Louis, la seconda isola sulla Senna, dove troverete eleganti edifici e potrete godervi una piacevole passeggiata per shopping.




La Parigi ebraica: il Marais
Finito lo shopping sull’Île Saint-Louis, attraversate il Pont Marie ed entrate nel Marais, il quartiere ebraico di Parigi. Come prima tappa vi consiglio di fermarvi nel Village Saint Paul. Superato il Pont Marie, girate a destra e dopo una cinquantina di metri imboccate sulla sinistra Rue des Jardins Saint-Paul. Dopo un po’ sulla destra inizieranno ad aprirsi una serie di piccoli ingressi che portano a delle corti in apparenza anonime. Una volta superate vi sembrerà di entrare in un altro mondo, una serie di corti molto tranquille su cui si affacciano bellissimi negozi di antiquariato ed una serie di caffè con tavolini all’aperto (nel mio ultimo viaggio a Parigi era completamente in ristrutturazione, per cui vi conviene informarvi sullo stato dei lavori prima di andarci).
La seconda tappa obbligatoria nel Marais non può che essere Place des Vosges, una delle più belle piazze della città, con un ampio parco nel mezzo, elegantissimi palazzi di mattoncini rossi e porticati tutto intorno, che ospitano perlopiù gallerie d’arte.
Uscite dal lato ovest della Piazza e dirigetevi nel cuore del Marais, tra Rue de Rosiers, Rue de Roi de Sicile e Rue Ferdinand Duval. Qui al numero 10 troverete la facciata di una sinagoga costruita nel 1913. Proseguendo su Rue de Rosiers incontrerete negozi molto particolari, tra cui molti vintage, alternati a pasticcerie e ristoranti ebraici. Notate le targhette sui palazzi e le insegne dei negozi e capirete il passato di questo quartiere. Da provare qui assolutamente sono i falafel di Chez Marianne… mai assaggiati di così buoni, ogni volta me ne sorprendo!
I gioielli di Parigi: dal Pont Neuf al Louvre
Adesso avete due opzioni: o raggiungete la fermata della metro Hotel de Ville, oppure proseguite a piedi. Io consiglio la seconda opzione, così da iniziare a rendervi conto delle molteplici facce della Rive Droit, la riva destra della Senna.
Passerete davanti al Centre Pompidou, un palazzo all’avanguardia, sede della più ampia collezione di arte moderna e contemporanea d’Europa, e all’enorme centro commerciale di Les Halles, per arrivare in una delle zone che preferisco della città!
Arriverete, infatti, al Pont Neuf (o all’omonima fermata della metro se avete optato per quest’ultima), che, ammirato ormai con le luci della sera, regala una visuale impareggiabile. Camminate, poi, lungo il Quai du Louvre per raggiungere il Pont des Arts, uno dei miei posti preferiti di Parigi, probabilmente uno dei più romantici.
Passeggiate lungo il ponte che è completamente riservato ai pedoni, godetevi la vista sull’Île de la Cité e sull’Institute de France, e poi dirigetevi verso la piazza centrale del Palais du Louvre. Qui, da qualunque parte guardiate, resterete senza fiato! Potreste anche valutare di visitarlo durante una delle aperture serali del mercoledì e del venerdì.





Cosa vedere a Parigi il secondo giorno


Parigi d’artista: Montmartre e il Moulin Rouge
Il secondo giorno a Parigi inizia sulla butte, sulla collina di Montmartre, un luogo totalmente a sé. Fino a poco tempo fa, infatti, era un villaggio che non faceva neanche parte della città. Era una zona di piena campagna, dove trovavano rifugio artisti in cerca di ispirazione, tra cui Picasso e Toulouse-Laturec. Nonostante la facciata molto turistica, girovagando nelle zone meno battute, troverete varie tracce di questo passato.
Iniziate il percorso arrivando con la metro alla fermata Abbesses. Qui, dopo una breve sosta a Le Mur des je t’aime, prendete la funicolare che vi porterà direttamente sotto l’imponente e bianchissima Basilica del Sacro Cuore. Da qui, e soprattutto dall’affaccio dalla Basilica, si gode di una fantastica vista su Parigi! Anche l’interno della Basilica, con i suoi mosaici ispirati alla Basilica di San Marco di Venezia, vale una visita.




Proseguite, poi, verso Place du Tertre, luogo di ritrovo di numerosi artisti di strada, e, una volta superata, scendete lungo Rue des Saules. Qui inizierete a trovare i segni del passato, a partire dalla casa di Renoir, in cui oggi hanno allestito il Museo di Montmartre. Andando oltre lungo la stessa strada, si aprirà sulla vostra destra la vigna di Montmartre, l’unica rimasta in questa zona, che, assieme al Moulin de la Galette, può dare un’idea di quella che era la vita di un tempo.





Poco oltre la vigna, si trova il Lapin Agile, dove potete andare se volete regalarvi una serata della tradizione parigina. Vi consiglio, poi, di tornare indietro per assaggiare le crêpes più buone di Parigi al piccolissimo locale di Le Tire-Bouchon, per poi scendere lungo Rue de l’Abreuvoir. Attraversate il piccolo parco dove si trova la statua di Saint-Denis per avere un assaggio di vita parigina, poi raggiungete il Moulin de la Galette e imboccate Rue Lepic.
Qui potrete seguire la strada principale o decidere di perdervi tra i vicoli e le ripide scalinate che si apriranno ogni tanto ai lati e che vi regaleranno viste imparagonabili. In ogni caso cercate di scendere verso Pigalle per raggiungere il Moulin Rouge, che ormai poca emozione regala, vista anche la zona in cui si trova, e prendete la linea 12 (la verde) della metro a Pigalle.





La grandeur di Parigi: i Grand Boulevard, l’Opéra e il Palais Royle
Fate giusto un paio di fermate con la metro e scendete a Trinité. Qui entrerete nel cuore della Parigi monumentale, quella dello “stile Haussmann” con le enormi piazze e i Grand Boulevard, voluto dal 1852 dall’imperatore Napoleone III per rinnovare la città ed eliminare le aree più malsane.
Pochi passi e vi troverete proprio sul Boulevard Haussmann, con i suoi grandi magazzini, le Galeries Lafayette e Printemps. Entrambi valgono una visita, non solo per ammirare la straordinaria architettura, ma anche per salire sulle terrazze, da cui si gode di un’insolita (e gratuita) visuale sui tetti di Parigi.
Ancora pochi metri e raggiungerete uno degli edifici a mio parere più belli di Parigi, l’Opéra Garnier. La ricchezza dei suo interni, tra scalinate e corridoi, ricorda quella della Reggia di Versailles e vi lascerà senza fiato.



Da Place de l’Opéra percorrete Avenue de l’Opéra fino al Palais Royal, che troverete in Place Colette, proprio davanti al Louvre. Il Palazzo ospita una sala della Comédie-Française ed è sede del Consiglio di Stato e del Consiglio Costituzionale, ma l’area dei giardini è aperta al pubblico. Questa è una vera e propria oasi di pace nel cuore della città, dove curiosare tra le particolari botteghe sotto i porticati, o rilassarsi nel verde su una delle sedie intorno alla fontana.
Vi consiglio, poi, di uscire dal lato opposto da cui siete entrati, su Rue de Beaujolais. Da qui, infatti, iniziano tutta una serie di passages tra i più belli della città. I passages sono gallerie coperte, eleganti e piene di negozi, realizzate prima del rinnovamento urbanistico di Napoleone per permettere di passeggiare al riparo da pioggia, fango e cattivi odori. La prima che incontrerete, la Galerie Vivienne è forse la più bella, ma anche quelle che seguono, il Passage des Panoramas e il Passage Verdeu non sono da meno!



Cosa vedere a Parigi il terzo giorno

Il Trocadéro, Orsay, i Jardin des Tuileries e gli Champs-Elysèes
Il terzo giorno nella ville lumiere è dedicato ad alcuni dei suoi simboli più famosi. Il primo è proprio la Tour Eiffel. Anziché, però, arrivare direttamente sotto la torre, vi consiglio di andare innanzitutto al Trocadéro, raggiungibile facilmente con le linee 6 o 9 della metro. Da Place du Trocadéro godrete, infatti, di una delle migliori viste sulla torre.

Scendete, poi, lungo la scalinata e attraversate i giardini del Trocadéro per arrivare proprio sotto la Torre. Da qui partono gli Champ de Mars, un enorme parco con vista sulla torre, ideale per un bel picnic nelle belle giornate primaverili ed estive!
Qui potete prendere la RER alla fermata Pont de l’Alma, o percorrere a piedi un tratto del lungofiume sul Quai d’Orsay, fino al Museo d’Orsay, che sorge all’interno di un’antica stazione ed è imperdibile per chi ama la pittura impressionista.
Una valida alternativa più piccola è il vicino museo de l’Orangerie, che ospita i famosi quadri delle ninfee di Monet. Se, invece, siete appassionati di storia francese, non potete perdere una visita a Les Invalides, sempre nelle vicinanze, dov’è conservata la tomba di Napoleone.
Finita la visita, attraversate il ponte pedonale proprio di fronte a voi e raggiungete i Giardini delle Tuileries, un bellissimo parco che collega il Louvre con Place de la Concorde e costeggiato da Rue de Rivoli, una delle strade più famose di Parigi, lunga circa 3 km. Affacciatevi prima sull’immensa Place de la Concorde, con il suo obelisco egizio e la fantastica prospettiva sugli Champs-Ellysées e l’Arco di Trionfo, poi passeggiate e rilassatevi un po’ nei giardini, per uscire su Rue de Rivoli.



Da qui in pochi metri potete raggiungere Place Vendôme, probabilmente la piazza più elegante di tutta Parigi, con le sue gioiellerie ed hotel di lusso, tra cui il Ritz (al n° 15). Proseguite per un po’ anche su Rue de la Paix per perdere un altro po’ la vista a forza di sbrilluccichii, per poi prendere la metro a Tuileries e raggiungere altri due simboli imperdibili di Parigi: l’Arco di Trionfo e gli Champs-Ellysèes!
Cosa altro vedere a Parigi
E’ molto probabile che avrete a disposizione anche la mattina della partenza. In questo caso il mio consiglio è quello di visitare il quartiere di Saint-Germain-de-Prés, con l’omonima Abbazia, le sue vie eleganti e le gallerie d’arte. Questo è sempre stato un quartiere molto vivo a livello culturale, punto di ritrovo di numerosi artisti ed intellettuali.
E’ qui, ad esempio, al n° 1’ di Rue de l’Odéon, davanti al bellissimo teatro, che nacque la libreria Shakespeare&Co, e anche il Caffè Flore è famoso per essere stato frequentato da personaggi come Jean Paul Sartre e Ernest Hemingway.
Da visitare c’è, poi, la chiesa di Saint Sulpice, la seconda più grande dopo Notre Dame, diventata particolarmente famosa per i misteri che cela dopo essere stata citata nel best seller “Il Codice Da Vinci”. Per finire non potete perdervi una passeggiata nei Giardini del Lussemburgo, un’area verde curatissima e una gioia per gli occhi.
Per salutare Parigi, non resta che affacciarvi nuovamente sul Pont des Arts e stavolta ammirare lo spettacolo diurno dell’Isola sulla Senna per coglierne tutti i dettagli. Vi resterà impresso negli occhi e nel cuore un ricordo meraviglioso della città più elegante del mondo: Parigi!


